Lo Zibaldone abbradipato

domenica, ottobre 03, 2004

Mode e tendenze...

Proprio due notti fa mi sono visto un filmone con la F maiuscola, "Salvate il Soldato Ryan". A parte il film Spielberghiano (non ci sono aggettivi migliori), mi sono soffermato su alcuni particolari che mi hanno fatto riflettere.
Ragazzi della mia età (o anche più giovani) sono morti combattendo il nazismo. C'è poco da dire. Queste persone saltavano su aerei, navi e pullman, si mettevano al collo una targhetta e fucile alla mano sparavano su altri ragazzi della loro età, solo che stavano "dalla parte del nemico".
Questi pensieri mi hanno portato a com'era la guerra allora, dove si comunicava ad urla (adesso ci sono radio con laringofoni), si scrivevano lettere a casa con la stilografica, si guardavano di nascosto le pin-up e si sparava con fucili pesanti ed imprecisi.
Lungi da me il sapere com'è veramente la guerra "vista da dentro", ho pensato che oggi si invierebbero email o sms e si telefonerebbe con il satellitare sul cellulare della mamma che, nel frattempo, sta con il carrello della spesa a comprare i cereali con la crusca, "a miglia di distanza".
L'utilizzo dell'unità di misura anglosassone è voluto: gran parte degli stereotipi che ci vengono fatti ingurgitare dalla tv sono proprio di origine americana. Proprio quell'America che ha liberato i nostri nonni e non solo.
E allora, parlando di stereotipi, mi sono trovato a fare un parallelo tra i miei nonni, a 25 anni, e me. Oggi la principale occupazione di chi ha la mia età è quella di seguire mode o tendenze, schivare i "loop sfigati", e rendere propria un'ideologia (accuratamente confezionata) presa da qualche fonte mediatica che difficilmente assomiglia ad un libro.
E allora ecco che ci si compra il cellulare con la fotocamera "perché fa figo", le scarpette della Merrel "perché sono carine", i jeans strizzachiappe+paccoinvista perché fa "gay" e quindi "fa tendenza", il "wikendino" a Cortina-PortoErcole-Circeo-MilanoMarittima perché sennò non sei nessuno... e così via, per la felicità dei ricercatori di mercato e dei pubblicitari che, con un paio di belle tette ed un'ambientazione tipicamente holliwoodiana, attirano come mosche centinaia di migliaia di giovani che hanno le famigerate "poche idee, ma confuse".
MA finché si parla di questo, cavoli loro, o cavoli nostri, alla fine sprecare soldi (magari da mettere da parte per aprire una piccola attività e risolvere il problema occupazione - ad esempio) non sono fatti di nessuno, se non del diretto interessato.
Quello che però mi lascia basito è il discorso politica. Porto alla luce un evento agghiacciante: Flavia Vento - soubrette famosa per quanto è stordita - ha fatto mettere le mani nei capelli a chi l'aveva invitata al meeting della Margherita a Monopoli, tirando fuori perle da raccogliere la mascella.
Anche io mi sono messo le mani nei capelli e, ritornando a quanto detto sopra, ho ripensato al fatto che tanta gente della mia età - abituata a mimetizzarsi e a scegliere ideali in scatola - segue orientamenti politici come se fosse il nuovo cellulare che fa i filmini.
E allora "addosso a Berlusconi perché fa intellettualino sinistorso", o "addosso agli extracomunitari perché sono coatto e spacco tutto".
Figli della tv e dei Transformers, continuate così. La politica ormai si gioca sulle prime pagine dei quotidiani, vince chi la spara più grossa e poi va da Vespa a riempire le scatole di cui sopra ci cazz@te scelte a caso dal mucchio. L'importante è che l'immane elettorato di decerebrati metta la crocetta sul loro disegnino - pardon simbolo - e permetta loro di rubare 4 anni di contributi a chi si fa il culo dalla mattina alla sera.
Una mia cara amica (sì sempre lei - quella del 600rr) mi ha parlato del tradimento dei chierici.
Beh, visto quello che sta succedendo oggi, il tradimento non è mai finito e vive prospero nell'ombra dell'omertà di chi dovrebbe parlare, e nella mafia di chi non gli da voce.

1 Comments:

  • Ho visto King Arthur, e non gli dedicherò un blog perché non ne vale la pena: ne varrebbe di farne uno sull'argomento, e magari lo farò. L'argomento è: l'onestà della guerra. I explain. Anche mille anni fa c'erano le guerre, anche duemila e anche prima. Ma vuoi mttere, tu uccidevi guardandoti in faccia: per quanto brutto, era leale. Orribile, ma onesto. Gli arcieri, che stavano dietro con gli archi, erano considerati deboli e cagasotto. Altro che bombardamenti e razzi intelligenti...

    By Blogger pinklady, at 12:55 PM  

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