Definitely Maybe...
Nessun nesso particolare con il titolo, questa volta: le cuffie in questo momento mi fanno sentire la voce degli Oasis a cui sono più affezionato, e forse quella che li ha resi graditi ai più.
In verità ci sono enormi ricordi legati a Live Forever, ricordi di come mi sono lasciato con la mia ex, ricordi di come sono andato avanti e di come ho vissuto un anno all'insegna della musica, dello studio e delle nuove amicizie.
In realtà la mia storia non è di quelle fatte di canzoni strappalacrime dedicate alla radio: un complesso, iniziato da un mio amico e messo insieme con il mio contributo, suonava cover degli Oasis (e non solo), e tra queste c'era un difficilissimo Live Forever (per chi non si chiama Noel).
Cuffie in testa, sala prove, mi ero improvvisato tecnico del suono, cogliendo l'occasione per ascoltare bella musica (sono bravi, anche se si sono praticamente sciolti) e litigare un po' più spesso con la mia (ora ex) ragazza.
Tornando ad oggi, anzi a ieri, c'è da parlare della Notte Bianca. Nelle premesse c'era una città aperta alla cultura, agli spettacoli, alle passeggiate; con negozi aperti, mezzi pubblici potenziati e vigili ad ogni angolo del Centro Storico, manco ci fosse il coprifuoco.
In pratica io l'ho vissuta un po' lontano da quello che mi ero programmato: "lisciato" l'opuscolo informativo nella buca della posta (che deve essere servito a qualcun'altro), mi sono trovato con quattro amici al cinema a vedere Spiderman2 (fighissimo - oserei un "meglio del primo"), per poi uscire e cominciare un pellegrinaggio nel centro storico, tutto rigorosamente a fette.
Mi chiedo l'utilità di una manifestazione di questo tipo (bastava una "Domenica Pomeriggio Bianca"), a parte farci vedere vigili con le occhiaie che facevano volantinaggio (di multe), negozi con commesse (che già si fanno un culø così tutta la settimana) a farsi 4 ore extra in piedi, gente ubriaca che si credeva di stare a Capodanno (o allo stadio) e, soprattutto, un traffico di cui nessuno - a Roma - sente la mancanza mai.
Un sabato come tanti altri, passato a chiedersi "'ndo stamo, 'ndo annamo, che famo?" (nd Viaggi di Nozze), cercando un modo diverso di passare il tempo e di rompere con una tradizione, per alcuni, vecchia di almeno un decennio (cioè che sono 10 anni che fanno le stesse cose).
La vera Notte Bianca è quella fatta il martedì sera, quando si va a Via del Governo Vecchio, si lascia la macchina in 2 minuti e si cammina ammirando piazze e monumenti senza un mare di capocce sotto.
Sto davvero invecchiando?
In verità ci sono enormi ricordi legati a Live Forever, ricordi di come mi sono lasciato con la mia ex, ricordi di come sono andato avanti e di come ho vissuto un anno all'insegna della musica, dello studio e delle nuove amicizie.
In realtà la mia storia non è di quelle fatte di canzoni strappalacrime dedicate alla radio: un complesso, iniziato da un mio amico e messo insieme con il mio contributo, suonava cover degli Oasis (e non solo), e tra queste c'era un difficilissimo Live Forever (per chi non si chiama Noel).
Cuffie in testa, sala prove, mi ero improvvisato tecnico del suono, cogliendo l'occasione per ascoltare bella musica (sono bravi, anche se si sono praticamente sciolti) e litigare un po' più spesso con la mia (ora ex) ragazza.
Tornando ad oggi, anzi a ieri, c'è da parlare della Notte Bianca. Nelle premesse c'era una città aperta alla cultura, agli spettacoli, alle passeggiate; con negozi aperti, mezzi pubblici potenziati e vigili ad ogni angolo del Centro Storico, manco ci fosse il coprifuoco.
In pratica io l'ho vissuta un po' lontano da quello che mi ero programmato: "lisciato" l'opuscolo informativo nella buca della posta (che deve essere servito a qualcun'altro), mi sono trovato con quattro amici al cinema a vedere Spiderman2 (fighissimo - oserei un "meglio del primo"), per poi uscire e cominciare un pellegrinaggio nel centro storico, tutto rigorosamente a fette.
Mi chiedo l'utilità di una manifestazione di questo tipo (bastava una "Domenica Pomeriggio Bianca"), a parte farci vedere vigili con le occhiaie che facevano volantinaggio (di multe), negozi con commesse (che già si fanno un culø così tutta la settimana) a farsi 4 ore extra in piedi, gente ubriaca che si credeva di stare a Capodanno (o allo stadio) e, soprattutto, un traffico di cui nessuno - a Roma - sente la mancanza mai.
Un sabato come tanti altri, passato a chiedersi "'ndo stamo, 'ndo annamo, che famo?" (nd Viaggi di Nozze), cercando un modo diverso di passare il tempo e di rompere con una tradizione, per alcuni, vecchia di almeno un decennio (cioè che sono 10 anni che fanno le stesse cose).
La vera Notte Bianca è quella fatta il martedì sera, quando si va a Via del Governo Vecchio, si lascia la macchina in 2 minuti e si cammina ammirando piazze e monumenti senza un mare di capocce sotto.
Sto davvero invecchiando?
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