Lo Zibaldone abbradipato

lunedì, agosto 29, 2005

...si chiude...

Eh già, ho deciso di chiudere questo blog. Un po' perché contiene un passato che forse è meglio dimenticare, un po' perché questo passato ci ha messo le mani sopra. Insomma l'ha scoperto.
Nella speranza di salvare il prossimo da occhi indiscreti, mi preoccuperò di comunicare il mio nuovo blog, dove si ricomincia.
In maniera assolutamente anonima!

martedì, agosto 16, 2005

Vulcan!

Ebbene sì, la mia "vacanza flash" nel paradiso del windsurf (flash... è durata 15 giorni!) è giunta al termine.
Resoconto metereologico: tempo abbastanza "matto", vento perlopiù troppo forte (oltre i 30 nodi), e fuori dalla mia portata. Ci ho provato, ma purtroppo devo allenarmi tutto l'inverno per riuscire a stare in acqua in quel finimondo. Ovvio che già sto pianificando come fare, a partire dalle mute stagne e le tavole + vele da freestyle. Quando non c'era tutto quel vento però era tutto perfetto, sole, mare, vento, tavola sotto i piedi e un calcio a tutto il resto...
Resoconto sociale: c'erano tutti. Mì madre, Mì padre, Mì sorella, Mì cuggino con la sua famiglia, una quantità industriale di amici di vario genere... insomma eravamo 16. In altre parole non ho mai messo piede fuori dall'isola, neanche per un aperitivo. Nessun rimpianto ovviamente, praticamente non ho fatto un cazzo, la rottura di stare "con i tuoi" ha sempre i suoi pro...
Resoconto sentimentale: mi dispiace per la mia ex, ma non mi è mancata per niente. Un paio di sms, molto diplomatici, e basta. Oltretutto ho conosciuto tre ragazze (abbastanza carine, devo dire) che hanno avuto salva la vita solo per l'anno e mezzo di ruggine del sottoscritto in inciuci e paggianate varie. Ma non mi dispero: con un inverno davanti (e una primavera) conto di allenarmi abbastanza e "colmare il gap". Inoltre da bravo studente di economia sento di aver "capitalizzato" un po' di gnocca, pronto per raccogliere i frutti tra 350 giorni circa...
...Ma non è finita qui, sto già organizzando la seconda metà di agosto (meta da definire ovviamente), visto che il primo esame è il 12 settembre e sarà anche l'ultimo di questo 2005!

P.S.
il Vulcan è una manovra di windsurf freestyle, gli ho dedicato il blog perchè l'anno prossimo arriverò all'Isola dei Gabbiani in grado di farlo!!

giovedì, luglio 28, 2005

L'incredibile discrezione.. degli altri!

Dai, non nascondiamoci. L'ho pure scritto qui che le cose andavano di merda.
Fatto sta che Lunedì, dopo una full immersion 18-21, la mia storia "islamica" ha visto i titoli di coda.
Io ci scherzavo, dopotutto vivo la quotidianità con una leggerezza tale che quasi mi spavento, ma sono rinato cervo a primavera! Poco e niente, due bacetti. Ma il principio: quello è tosto da mandare giù. Se ti ritrovi una donna che potrebbe lavorare come doppiogiochista al Mossad, che ti controlla pure il DNA dei capelli caduti sui tuoi vestiti, chi non reagirebbe con calcio-in-culo-frattura-coccige quando vede che il tronco caduto dal suo occhio ti ha rotto un piede?
In verità non l'ho lasciata perché "non l'ho perdonata". È che non mi fido più. Una che sa dove cercare, sa anche dove nascondere. Quindi Ciao.
Concludo qui (con I'm the Walrus di John in cuffia, la cui base di due note dicono sia ispirata alle sirene della polizia di New York - erano proprio matti) la mia "invettiva" contro qualcosa più grande di me e la mia ex. Il perché l'ha fatto non lo scoprirò mai. Quello vero.
Eleviamo invece la discrezione degli amici. Non incredibile (non mi deludono mai), ma "piacevolmente presente".
Nessuno mi ha chiesto niente e, in pieno stile "mio", da solo mi sono tirato fuori dal buco... e sto bene! Sembra paradossale, ma mi preoccupa di più vedere gli altri preoccupati e sofferenti per le mie sofferenze, che le mie sofferenze in quanto tali. Anche perché i cazzi miei sono miei, e li supero da solo (quando mi pare e come mi pare). Se i cazzi miei diventano fonte di preoccupazione anche per gli altri.. che ne so come si "recuperano" dalla preoccupazione per me?
Vado a dormire, domani mi aspetta "a day in the life"...

lunedì, luglio 25, 2005

Il ritorno dello Jedi (aspirante Sith)..

Che dire?
Avevo detto che avrei avuto da studiare fino al 15, e dopo 10 giorni di abbrutimento post-operatorio (lobotomia traumatica da sessione estiva), ho spolverato username e pass di questo povero blog.
Già è abbradipato di suo, ma io non aiuto a farlo andare un po' più "veloce". Metterò in programma la necessità di autoflagellarmi come segno di pentimento ed espiazione.

...Ricominciamo con l'università: quattro esami su cinque sostenuti, il quinto proprio non cel'ho fatta, media matematica 28 virgola qualcosa, e la laurea che finalmente comincia a fare capolino all'orizzonte. Con questo non voglio dire che ho studiato fino allo sfinimento, "indipercui" ho mollato il blog. Tutt'altro.
Poi lavoro: alti e bassi (tanto tanto tanto ecc ecc - vedi Lorenzo). In realtà ho avuto grandi soddisfazioni da com'è andato Ngilan05. Senza entrare nei particolari ho scritto un articolo riassuntivo a questo indirizzo. Me la canto e me la ballo da solo (ovvio altrimenti gli sponsor l'anno prossimo mi cacciano a pedate), ma è basato su una storia vera.
Aggiungo che sono diventato sistemista/responsabile di un server per conto di Ngi Spa, con la responsabilità di far giocare nel migliore dei modi possibili la parte di clientela che si diverte a Battlefield 2. Gratis, ahimé... ma non mi faccio problemi: a Battlefield 2 ci gioco anche io!
Svago. Beh a parte Episodio 3 al Cinema (con la C maiuscola, parliamo dell'Arcadia Multiplex di Melzo) e un weekend che ha oscillato tra il devastante e il disastroso con la mia (ex?) donna a Firenze, non ho molti spunti per riempire queste righe.
Che ci sto a fare qui?
Beh ascolto i King of Convenience "rubati" tramite P2P, mi brucio il cavo orale con una camomilla a temperatura di fusione del plutonio, e conto i giorni che mi separano dal primo Agosto, quando salterò sul traghetto veloce Civitavecchia-Olbia per farmi 15 giorni di scabrosissima vacanza al mare con la mia famiglia al completo (e ci sono anche zii, nonne e cugini - non aggiungo altro).
Il motivo? Non dover pensare a nulla. Mammà che me cucina da magnà, e tanti saluti.
Una storia simpatica che ricalca il mio stato d'animo riguarda una cena di lavoro con alcuni "top manager" di una famosa società informatica a Milano, avvenuta durante l'inverno scorso.
Beh seduti al tavolo del solito ristorante fighetto arriva il cameriere e comincia a prendere le ordinazioni. Mentre io e il mio amico eravamo intenti a scoprire cosa avrebbe riempito il nostro stomaco, uno di loro è rimasto noncurante a chiacchierare.
Proprio lui, arrivato il suo turno, ha detto poco saggiamente "prendo quello che ha preso lui". Il bello è che (ho scoperto poco dopo) non sapeva cosa. E parliamo di un ristorante brasiliano, qundi ha rischiato un piatto a base di termiti dell'amazzonia (non è vero, ma fa scena).
Perplesso ho chiesto il motivo di questa furbata.
Sapete che m'ha risposto? Un geniale "il mio lavoro, da quando sono direttore, è prendere decisioni per tutto l'arco della giornata. Arrivato il venerdì sera dopo una settimana passata a decidere, l'ultima cosa che ti va di fare è scegliere anche cosa finirà nello stomaco".
Facile no?
Beh a me non va assolutamente di programmare un cazzo, dopo che ho incastrato alla Tetris il mio tempo per fare esami, lavorare e stare con la mia (ex?) donna...

...in realtà sono qui per dire altro. Domani rivedo, dopo una settimana passata a cercare di dimenticarla, la mia (ex?) donna. Sono successi casini che solo a ripensarci mi viene l'orticaria, ma da domani potrei ufficialmente (e finalmente?) tornare single. E smettere di fare figure di merda con le colleghe dell'università.
Menomale che in questi casi non dichiaro lo "stato di crisi", ma anzi continuo a farmi i cazzi miei, con l'unica controindicazione che lei non mi ha preso sul serio. Vabè le farò il regalino per passare delle belle vacanze... (!)

Tornando ai King of Convenience, mi sto chiedendo se Simon&Garfunkel sono mai finiti in una fotocopiatrice acustica. E parlando di camomille, me la sono finita di bere.
Quindi musica lenta e una mazzata tra capo e collo a base di filtrofiore mi faranno cappottare sotto le lenzuola (le coperte no, con questo caldo!).. e saremo a meno sette giorni!!!

mercoledì, maggio 11, 2005

...non mi va...

Titolo infantile: il 25 comincio la sessione d'esami che si conlcuderà felicemente il 15 luglio. Mi aspetta un po' di sano studio, ma questa volta sono soltanto cinque gli esami da sostenere.
Il problema è che non mi va per niente. Voglio fare migliaia di altre cose, e adesso che sono semi-disoccupato sto riscoprendo il vero fancazzismo, quello che ti alzi la mattina e non ti devi scapicollare a controllare la posta, o che ti ritrovi con una lista di persone da contattare che non finisce più.
Se fosse vero che non lavorando posso impegnarmi di più nello studio, sarei tranquillo dei risultati in arrivo... Ma già so che faticherò a bissare quanto fatto fin qui.
Intanto però hanno ricominciato ad arrivare complimenti sulla mia forma fisica.

Dovevo proprio essere ridotto male, quest'inverno...

giovedì, maggio 05, 2005

Moto!

Finalmente!
A settembre ho comprato una moto "pronta per la stagione estiva".
Due settimane fa ho comprato il casco nuovo.
La settimana scorsa ho messo le gomme nuove.
Insomma era tutto pronto, e finalmente domenica ho liberato mesi di grigiore invernale.
Facendomi 500 chilometri di passi e stradine tra alto lazio e abruzzo, passi appenninici e laghi.
Il tutto NON rispettando il codice della strada, ma senza esagerare.
Niente cose esagerate: velocita' massima indicata sul tachimetro 130 (la mia moto fa 160 in seconda ed ha sei marce), due pieghe in tranquillita', altri tre amici "finti smanettoni" come me, un tramezzino per pranzo, e tanto divertimento sano, di quelli che paragonerei ad una scampagnata o una passeggiata tra i monti.
...Dopotutto il codice della strada è il classico esempio di spauracchio all'italiana: tutto è tarato "verso l'alto", tanto poi ogn'uno ricorregge i parametri e si comporta in modo pseudonormale.
Un po' come i mercatini arabi: la trattazione parte da un prezzo alto, per poi scendere e trovare un luogo di comune accordo.
Nessuno lo rispetta: il verde/arancione lo bruciano un po' tutti, agli stop ci si ferma solo se non si vede chi arriva, se c'è un pedone sulle strisce che vuole attraversare difficilmente si rallenta, la macchina in doppia fila, le svolte senza freccia, gli specchietti chiusi, le cinture di castità, i cellulari col bostik sull'orecchio... e chi più ne ha più ne metta.
Solo che io non rispetto il codice divertendomi :P

mercoledì, aprile 27, 2005

Causa o effetto?

Che la mia quotidiana vita di coppia sia un disastro non è una novità.
Divergenze e diversità si appianano nella coppia "salda", che ha voglia di stare insieme. In altre parole si dice "vabbè passa" un po' a tutto.
Poi, dal nulla, si impone il "mi sono rotto i coglioni".
Inizialmente si cerca di nascondere in vari modi questo sentimento: "ho da fare", "lavoro", "devo studiare" e varie altre scuse. Tanto passerà. È passeggero!
Poi si comincia a cercare di far presente alla partner che effettivamente le cose non vanno come dovrebbero. Questo ovviamente dopo un giusto esame di coscienza: quella volta è successo questo, l'altra volta mi hai fatto quello. E specialmente dopo mesi che va avanti la stessa storia.
Insomma si innesca una spirale, che potremmo chiamare "effetto domino", che poco alla volta tira giù tutti i tasselli messi insieme finché la coppia andava.
Prima ci si rifugia e si trovano conferme nel partner. Dopo solo problemi. Nulla sembra andare bene, anche un lieve cenno del sopracciglio diventa spunto di interminabili discussioni. Per una cazzata.
La domanda marzulliana della serata è: il rompimento di coglioni è una causa, o un effetto della crisi di coppia?
La risposta è un inutile "circolo Hegeliano", meglio conosciuto come "cane che si morde la coda".

Il problema è che un giorno di questi gli do un calcio in culo, al cane, che la coda se la ingoia.

Speriamo che una volta rotti si riaggiustino.

lunedì, aprile 25, 2005

Lava Lamp!

Free Image Hosting at www.ImageShack.usOgni 24 Aprile di ogni anno ricorre la mia data di nascita.
Che dire? Ne ho fatti 26. E per celebrare ho organizzato un piccolo festino (eravamo una ventina circa) con alcol per tutti.
Il posto era molto carino, e il proprietario ha pensato che lo eravamo anche noi: ci ha messo "in vetrina", cioè la saletta con una parete di cristallo che da sull'esterno. Non male, rispecchia quello che vuole il nostro tempo (ostentare serenità e divertimento).
Beh noi l'abbiamo ostentato benissimo, ci siamo ubriacati un sacco, gente che non si era mai vista ha socializzato alla grande, e abbiamo fatto amicizia anche con la "responsabile di sala" (Che in realta' era il tramite tra noi e l'imminente ubriacatura).
Non basta: Rottweiler (un simpatico nomignolo per la mia ragazza quando si trova in mezzo ad altre ragazze mie amiche) è riuscita a lasciare in macchina il Kalashnikov, e a divertirsi serenamente rosicando di tanto in tanto per la mia stupidità alcolica. Che ci stava tutta.
Inoltre ha fatto una vagonata di foto che sono divertentissime da rivedere.
Non mancano i ringraziamenti: senza la "superba squisitezza" dei miei amici/ospiti la festa non sarebbe andata così. E rivedere persone dopo mesi (se non anni) che non sono cambiate - sono solo più stressate - è il regalo più grande che potessi ricevere per il mio compleanno.
A parte una certa "lava lamp" che messa accanto al monitor fa fare incredibili trip mentali. Regalo graditissimo!!
...Chissa' se riesco a rimediare una tv che fa lo stesso!

lunedì, aprile 18, 2005

"glogloglo glogloglo"

...che verso fanno i piccioni?
Quando sono svegli, perché quando dormono misà che russano pure...

5 ore

Eh già.. tra 5 ore "dovrei" alzarmi e tornare in pista, pardon, all'universita'.
C'è uno stupidissimo corso che mi varrebbe 2 crediti su 60.. che faccio sono così piccione da non andarci?!
Domanda retorica.. ancora una volta mi ribalterò tipo cotoletta sotto le coperte, e strangolerò senza pietà i miei sensi di colpa.
Colpa di che poi? Vivo solo seguendo il fuso orario sbagliato..

E poi se già lui è fuso, io mi sento giustificato!!

domenica, aprile 17, 2005

Piove...

Gocce di pioggia.
Cadono inutilmente da una primavera che si fa aspettare.
E finiscono su un mondo d'asfalto e cemento. Drenate nei tombini.
Incanalate verso il mare.
Sono nate per portare vita, ma muoiono scorrendo tra canali artificiali costruiti dall'uomo.
Tante parole seguono la stessa sorte.
Nascono inutilmente e vengono drenate verso il mare... dove si perdono tra tante altre.

Mah, momento mistico. E un po' alcolico.
Passerà.. ma rimarrà qui..

Come un chicco di grandine tra le nevi perenni?

lunedì, aprile 11, 2005

Non ci sto capendo un caz...

Sì è vero, alla fine critico tutti i luoghi comuni e le "frasi fatte" che sento quotidianamente. Ma ci sono in mezzo.
Primo: devo cambiare armadio. Il famoso "cambio di stagione" non è più fattibile, e non ho posto per tutto nel mio solito guardaroba. In compenso mi attrezzerò per portarmi i MoonBoot quest'estate in Sardegna. Non si sa mai.
Secondo: devo cambiare donna. Non è uno scherzo. Non ce la faccio più. Mentre io questo "cambio di stagione" lo sfogo con abbrutimento casalingo e bostik nelle ciabatte, lei lo mette tutto in paurosi sbalzi di carattere. In altre parole una mattina è dolce e carina, quella dopo ti aspetta sotto casa con il machete insanguinato. Anche qui valuterò la situazione, ma non ci capisco un cazzo uguale.
Terzo: ho ricominciato ad allenarmi in palestra. Prima ero all'opposto: d'inverno mi allenavo tipo Rocky contro Ivan Drago (correndo nella neve fino alle ginocchia), quest'inverno invece ho fatto tipo gli orsi, e di colla nelle ciabatte ne ho messa talmente tanta che dovevo pure dormirci. Solo che a differenza del 99% della popolazione mondiale, anziché ingrassare ho perso peso. Poco male, in tre lezioni ho già rimesso su una buona parte della massa persa. Ma anche qui mi chiedo come sia possibile. Ricomincio ad allenarmi e aumento di peso. Boh.
Quarto: tra un po' arriva il mio compleanno. E per la prima volta non mi va di organizzare qualcosa di "serio" come gli altri anni. Eh sì, ogni anno faccio una festa-rimpatriata con decine di invitati (l'anno scorso erano più di trenta, l'anno prima quasi settanta) ripescati da tutti i momenti della mia adolescenza liceale: facevo il PR per una discoteca, e avevo un gruppone di persone che si vedevano tutte le settimane in giro per locali. Richiamarli come una volta e rivivere i vecchi tempi mi è sempre piaciuto. Questa volta non mi va. Strano.
Morale della favola? Non ci sto capendo un cazzo. Si dice che arrivati ad una certa età non si cambia, io in poco meno di un anno mi sento un'altra persona.
Vecchiaia o biglietto aereo per il Brasile vacante?

domenica, aprile 03, 2005

La decenza del silenzio

Sono amareggiato. Il sistema mediatico, industria dell'informazione e della "deviazione sociale", ha toccato il fondo. Un uomo, un Santo, il Padre sulla terra di tutti i Cristiani, ci ha lasciato, dopo una terribile agonia che - per motivi familiari - ho vissuto tempo fa e che conosco bene.
Il silenzio. È d'oro, ci dicono le nonne. Ma raramente le ascoltiamo. E l'ingenuità stupida di quello che ho visto in tv mi ha creato dentro questa sensazione. Già sentita con il terremoto in Asia.
Uno dei più grandi uomini del nostro tempo, uno di quelli che vivrà nel ricordo collettivo insieme a Madre Teresa di Calcutta e Ghandi, ci ha lasciato e - aggiungo - ce lo meritiamo.
Fino a ieri il mondo se ne fregava delle encicliche del Papa. Fino a ieri tutto funzionava fregandosene del male che lo logorava. Fino a ieri lui si sacrificava e continuava la sua missione divina per salvare il salvabile.
Oggi che è morto, sembra che invece non si possa più andare avanti senza di lui.
Parole, parole, parole... cantava Mina.
Talmente tante che non so da dove cominciare...
Parto dal basso: migliaia di fedeli "invadono Piazza San Pietro" (Messaggero del 2 aprile). Invadono?! Sono un'orda barbarica che prende possesso di quello che non è suo?!
Accezione negativa? Niente di più azzeccato. L'ipocrisia strisciante, un abbraccio superficiale suscitato da un falso sentimentalismo mediatico, si è consumato nelle ultime ore del Papa.
Un abbraccio di applausi e di cori, una pseudo-discrezione, un rispetto che non esiste più in questo mondo.
Tante persone, tanti conoscenti, si sono riversati lì, quando in vita loro non hanno mai messo piede in chiesa di loro spontanea volontà. E mai si sono sognati di dare veramente retta a quello che il Cristianesimo insegna. Forse sono lì per dire "io c'ero". O forse per recuperare quella distanza accumulata negli anni da un culto che i comunisti irriducibili danno per "oppio dei popoli". Gli stessi comunisti che domattina al TG vedremo pregare e prendere l'Eucarestia davanti al sacerdote. Il Corpo di Cristo.
Ma non basta.
Ore e ore di montaggi video, dirette, interviste, sondaggi, "salotti", speciali e tutto quello che riempie i vuoti tra una pubblicità e l'altra.
Lacrime versate da fedeli, preghiera e triste apprensione spezzate dalla voce di Moby e la pubblicità della solita "sgrinfia" che ci vuole rifilare il videofonino di turno.
Tutti gli occhi puntati su un uomo morente, che ha pagato a caro prezzo le centinaia di viaggi fatti intorno al mondo, e le migliaia di mani strette per dire "Dio c'è, abbiamo bisogno di lui per salvarci". Questi occhi spioni, irriverenti, stupidi e facilmente influenzati da un falso perbenismo, da un contenitore di audience e di attenzione che si piega come la più sottile delle bandiere alla prima brezza mattutina.
Dove tira il vento, tutti corrono lì.
E allora vediamo, ricordiamo, facciamoci il lavaggio del cervello su tutto quello che Papa Giovanni Paolo II ha fatto nel suo pontificato, solo perché il telecomando indugia qualche secondo in più, solo perché "fa notizia".
La spasmodica attesa della sua morte, un funerale che sui giornali è stato celebrato già 24 ore fa.
Perché tutto questo? Perché come tante scimmiette ammaestrate annuiamo di fronte ad una scena volutamente drammatizzata, volutamente "deviata" dalla realtà, e volutamente "ricamata", "baroccata" dei suoi contenuti?
Ci siamo dimenticati di quando il Papa incontrò Castro? Ci siamo dimenticati delle volte che il Papa ha detto "no alla violenza"? La risposta è no.
Ma non grazie alla stima che quest'uomo avrebbe meritato.
Solo grazie agli omogeneizzati che gli organi mediatici ci hanno propinato, omogeneizzati indispensabili al nostro cervello atrofizzato.
Che tra un mese dirà "morto un Papa, se ne fa un altro".

martedì, marzo 29, 2005

Pasqua?

Come passa il tempo...
L'ultima volta che mi sono trovato tutti a casa per festività è stato Natale, e mi sembra davvero ieri.
Si andava in giro con il cappotto chiuso, il riscaldamento alla macchina, e si dormiva col piumone.
Adesso gia' si vedono le prime "braccia", ricomincia a fare caldo e soprattutto si ricomincia a guardare "il mondo fuori".
Grazie all'ora legale (o solare? boh) il sole c'è fino a tardi, c'è di nuovo voglia di uscire, e (ahimé) l'occhio cade sempre un po' troppo in là quando incontro le mie varie amiche.
Niente di patologico, ma se Abatantuono canta "io rinascerò cervo a primavera, oppure migrerò come un maialo migratore", di sicuro io non mi tiro indietro.
L'importante è trovare il modo di non far rinascere anche la mia donna un "cervo a primavera".
Vabbé meglio non fasciarsi la testa prima di rompersela.
Perché il blog si chiama "Pasqua?". Beh la domanda è retorica: a parte le mega abbuffate di pecore e cioccolata, qual è stata la percentuale mistica e religiosa della nostra Pasqua?
Ecco, ho mantenuto le proporzioni...

martedì, marzo 22, 2005

... e sono disoccupato!

I nuovoloni neri che si stagliavano all'orizzonte minacciavano sempre più tempesta.
Non su di me, ma sull'intera redazione.
Ebbene, dopo un rapido consulto ai piani alti, Maximum PC è morto ad appena 6 numeri dal lancio. Per me che studio marketing è il classico esempio di "question mark" sottratto al mercato per carenti performance nei primi stadi di vita.
A detta di molti il problema è stata la pubblicità: hanno speso davvero poco, e la gente ha visto la rivista "nel mucchio" solo una volta arrivata in edicola.
Senza contare che il prezzo era troppo uguale agli altri, e il DVD non lo voleva nessuno.
Rimpianti? Neanche uno: ho da studiare all'università e, da brava formica, non ho sperperato i miei stipendi (che continueranno ad arrivare per altri 3 mesi). Ho messo da parte un gruzzolo che - ad occhio - mi permetterà di campare più che bene fino alla fine dell'estate prossima.
Menomale che ho un po' di contatti "interessanti" in giro... :)